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Pasta al grano duro

Noi crediamo fermamente che gli impianti moderni utilizzati per ottenere un prodotto alimentare non rendano merito ad una materia prima così pregiata ma soprattutto così delicata.
 
Attualmente a soli 60° la struttura dell’amido gelatinizza e diventa più difficile da digerire.
Dagli 80° si perdono alcuni amminoacidi essenziali, il 40% di vitamina B1 e più del 50% di vitamina B2.
 
Ma le temperature utilizzate sono ormai arrivate ai 130° ed è facile prevedere a cosa questo possa portare, a quello che viene comunemente chiamato “danno termico”, cioè:
 
– riduzione del valore biologico delle proteine
– distruzione delle vitamine termolabili
– scarso apporto di amminoacidi
– formazione di prodotti indesiderabili
– cambiamento delle caratteristiche organolettiche
– aumento della furosina 
– minore digeribilità, sensazione di pesantezza, sonnolenza dopo i pasti.
– sapore e gusto appiattiti.
 E’ per questo che i macchinari utilizzati sono tutti a bassa temperatura, la nostra produzione di pasta corta è rimasta pressoché invariata dal 1950 e dura ancora oggi minimo 12 ore, un processo lento e costoso ma che rispetta l’integrità delle preziose materie prime che scegliamo accuratamente.
 
Tutta la nostra pasta utilizza grani coltivati e macinati in toscana. 
 
Insomma, una “ricetta antica”, la stessa che ha reso la pasta un alimento conosciuto e amato in tutto il mondo.

 

Penne, semola tradizionale biologica

500g

Gigli

Gigli, semola tradizionale biologica

500g

Fusilli, semola tradizionale biologica

500g,

Cenci, semola tradizionale biologica

500g,

Caserecce, semola tradizionale biologica

500g,

Grano duro
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